giovedì 31 maggio 2012

Intorno alle macchine


La trasmissione meccanica è il complesso degli organi che servono per trasmettere potenza in un sistema meccanico dal motore all’utilizzatore. Numerosi e differenti possono essere i modi e gli organi atti a trasferire l’energia cinetica da un motore all’elemento finale utilizzatore, dagli alberi ai giunti, dalle catene alle cinghie, dalle ruote dentate a quelle lisce, dagli ingranaggi alle leve, dalle pulegge alle bielle. 


Trasmissione meccanica negli autoveicoli

Negli autoveicoli il sistema di trasmissione dal motore è costituito da diversi elementi tra cui l’albero di trasmissione, il differenziale collegato tramite semiassi alle ruote, il cambio e la frizione. Il cambio è il sistema di ingranaggi che permette di cambiare il rapporto di trasmissione tra le ruote e il motore; ciò è possibile grazie alla frizione 
che isola temporaneamente l’albero di trasmissione dal motore in modo tale da poter effettuare il cambio di velocità. Il differenziale, invece, distribuisce la rotazione (il momento torcente) tra le due ruote motrici affinché queste ultime possano effettuare le curve; ha la funzione, quindi, di trasformare il moto longitudinale dell’albero motore in moto trasversale delle ruote motrici. Approfondendo quest’ultima componente, il differenziale, possiamo sottolineare il fatto che questa componente è presente sulle ruote motrici delle auto a differenza ad esempio dei kart: in questo tipo di mezzo, infatti, l’assenza di differenziale si traduce in collegamento rigido dell’assale con conseguente pattinamento delle ruote nelle curve soprattutto a corto raggio. Nelle auto, invece, il differenziale consente di percorrere alle ruote interne a una traettoria curvilinea con velocità ridotta rispetto alle esterne. II differenziale autobloccante è un dispositivo in grado di trasmettere una porzione della coppia motrice anche quando uno dei due pneumatici slitta, garantendo sempre e comunque la trazione. Esistono vari tipi di differenziali meccanici autobloccanti: a lamelle, Torsen ed a giunto viscoso. 









Trasmissione meccanica nelle biciclette

Nelle biciclette il sistema elementare di trasmissione del movimento del conducente alle ruote è costituito da due ruote dentate una solidale alla ruota posteriore e l’altra applicata al movimento centrale sul telaio della bicicletta, vincolate e collegate da una catena. La ruota dentata dei pedali è collegata con un pignone connesso al mozzo della ruota posteriore attraverso un sistema detto scatto libero, in modo da non vincolare i pedali a essere trascinati dalla catena, ma solo da consentire alla ruota di girare liberamente nel senso del moto. Nel sistema a scatto fisso, invece, il movimento dei pedali è sempre vincolato in modo solidale alle ruote nel senso del moto e in quello opposto. Nelle biciclette che presentano il cambio, ovvero la possibilità di cambiare rapporto di trasmissione adattandolo alla pendenza del percorso, è presente il deragliatore: quest’ultimo è un dispositivo che permette di spostare la catena tra ingranaggi affiancati che differiscono nel numero di denti. 




Trasmissione fluidodinamica 
Nelle macchine da cantiere e di movimento terra, spesso viene adottato un sistema di trasmissione della potenza basato sulla pressione di un liquido incomprimibile, solitamente un apposito olio utilizzzato come vettore energetico. Questo sistema sfrutta i principi base della fluidodinamica (in particolare della oleodinamica): in queste macchine, infatti, il motore aziona una pompa che esercita una pressione su un fluido; un sistema di valvole manovrate invia il fluido ai cilindri idraulici che generano moto lineare ed ai motori idraulici che producono rotazione. La trasmissione fluidodinamica elimina la necessità di cambio e differenziale.



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